Nel corso del 2022, la nostra rivista F&C Magazine ha compiuto 35 anni di attività. Sono stati anni importanti che hanno segnato la storia moderna della flessografia e dei processi di conversione (converting).
Torniamo indietro nel tempo, a quel lontano 1987, l’anno di nascita di Flessografia & Converting (ora F&C Magazine), e ripercorriamo le tappe principali che hanno contrassegnato i progressi del settore.
A metà degli anni ’80, nella flessografia venivano impiegate matrici incise su gomma. La flessografia era conosciuta come tecnica d’impressiome all’anilina, termine quest’ultimo divenuto sinonimo di “stampa povera”, rispetto alla litografia e alla rotocaldo.
In questi 35 anni che ci lasciamo alle spalle, abbiamo contribuito a scrivere la storia del nostro settore e promuovere le sue molteplici evoluzioni.
Nel volgere di sette lustri, la tecnica di stampa chiamata “povera” ha raggiunto un’alta qualità di stampa, che pongono la flessografia in concorrenza con la litografia e la rotocalco.
Il primo grande salto di qualità del settore flessografico è arrivato con le lastre fotopolimere, che hanno dato la possibilità di stampare a colori quadricromie qualitativamente ineccepibili.
È un ribaltamento di prospettiva che gli imprenditori sanno cogliere e che F&C Magazine ha contribuito a far conoscere. Si passa dalla stampa con i clichè di gomma, adatta per lo più a diffondere messaggi semplici, con immagini stilizzate, all’impressione di foto a colori incise su lastre fotopolimere, con ottima risoluzione.
È una svolta di tipo epocale per la stampa flessofrafica, nata nell’800.
Un altro motivo di successo della flessografia è dovuto alle “sleeve” porta lastre, che consentono cambi di lavoro rapidi. I costruttori di macchine hanno ottimizzato l’utilizzo delle sleeve costruendo impianti che permettono cambi lavoro rapidissimi, a vantaggio della produttività.
Negli ultimi decenni, sono stati costanti anche i progressi raggiunti nella produzione di inchiostri, prodotti “a base acquosa” nel rispetto della natura.
Lastre fotopolimere, sleeve e inchiostri, sono alla base della trasformazione del settore flessografico. Un ruolo fondamentale hanno svolto i costruttori di macchine, che hanno migliorato le proprie linee di montaggio, ottimizzando i progressi raggiunti nella pre-stampa.
Roberto Fronzuti
Thirty-five years of F&C Magazine tell the story of our sector
During 2022 our F&C Magazine celebrated 35 years of activity that marked the modern history of flexography and converting processes.
Let’s go back in time to that distant 1987 when Flexography and Converting (now F&C Magazine) were born and let’s go through the main steps that marked the progress of this sector.
In the mid-eighties rubber engraved matrices were used in flexography. Flexography was known as aniline embossing technique, synonim of “poor press” compared to lythography and rotogravure.
In these last 35 years we contributed to write the story of our sector and promote its multiple evolutions.
The technique of printing called “poor” has reached a so high quality that flexography is in competition with lythography and rotogravure.
The first big leap in quality of the flexography sector came with photopolymer plates, able to process qualitatively exemplary four-colour printing. It is a reversal of perspective that entrepreneurs know how to grasp and that F&C Magazine helped raise awareness.
We pass from printing with rubber clichés, mostly suitable for simple messages, with stylized images, to colour photos impression engraved on photopolymer plates, with excellent resolution. It is an epochal turning point for the flexography printing born in ’800.
Another success of flexography is due to the plate holder sleeves that allow quick work changes. Machine builders optimized the use of sleeves building plants that permit very quick work changes to the advantage of productivity.
In the last decades progress has also been constant in the production of water-based inks, in respect of nature.
Photopolymer plates, sleeves and inks are the basis of the flexography sector change.
A fundamental role has been played by builders of machines that improve their assembly lines, optimizing the progress reached in the pre-printing.
Roberto Fronzuti
read on • F&C magazine • n. 11/12 • 2022