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Nata nel 1980, la rivista Stampare compie 45 anni

  • Stampare

Il primo numero della rivista Stampare porta la data di gennaio 1980. Da allora sono trascorsi 45 anni; in questo arco di tempo, Stampare ha riportato la storia del nostro settore. Dal 1980 ad oggi, le arti grafiche hanno registrato un’evoluzione straordinaria.

La tecnica di stampa, dal 1400, da Gutenberg in poi, per 500 anni non aveva conosciuto grandi cambiamenti, se si fa eccezione dell’invenzione del 1881 di Mergenthaler, che sostituì la composizione manuale con la tecnica di tipo meccanico. Il tecnico tedesco realizza una sorta di macchina da scrivere gigantesca: la Linotype. L’addetto alla composizione dei testi non deve più prelevare dai cassetti i singoli caratteri, per poi riporveli dopo l’uso. Attraverso la tastiera, in modo meccanico, il linotipista preme le lettere della tastiera, compone la riga di piombo e i caratteri vengono rimessi e riposti automaticamente, dopo l’utilizzo.

Per comporre un articolo con i caratteri mobili, occorrevano ore di lavoro; con la Linotype bastano pochi minuti. L’invenzione di Mergenthaler segnò una svolta storica, per lo sviluppo del settore della stampa e la diffusione del sapere. I costi di produzione si ridussero e le tirature aumentarono.

Negli anni ’80, la tecnica di stampa prevalente era ancora quella tipografica; ma, anno dopo anno, la offset divenne il sistema dominante nel settore delle arti grafiche. A metà degli anni ’80, si affacciò sul mercato la fotocomposizione. Il nuovo metodo di composizione, fu chiamato “a freddo”, per distinguerlo dalla Linotype, che utilizzava un crogiolo, con il piombo portato a livello fusione.

Rivista stampare segue l’evoluzione dalla fotocomposizione ad oggi

La fotocomposizione ebbe una stagione breve; comportava ancora molta manualità. Di lì a poco, la Apple ci invitò a Macconago, un antico borgo di Milano (alla fine di via Ripamonti), per presentare il Macintosh: nasce la composizione computerizzata di testi e immagini. Si trattò di un momento importante, che cambiò radicalmente il modo di produrre giornali, riviste, libri e stampati di ogni genere.

Agli inizi degli anni ’90, un’altra innovazione tecnologica entra nel settore della stampa: il computer to plate. Il nuovo sistema di produzione delle lastre per la stampa offset, mise da parte tutte le operazioni di tipo manuale: i cosiddetti montaggi delle pellicole e l’incisione delle matrici di alluminio.

Alla Drupa del 1995, il computer to plate occupò la scena delle novità, insieme ai plotter per la stampa e il taglio, che debuttarono sul mercato in gran numero. La Drupa del 2000 fu caratterizzata dalla presentazione del digitale: una rivoluzione nel settore della stampa. Agli inizi la stampa digitale ha occupato il segmento delle mini tirature e dei piccoli formati. Con il passare degli anni, la stampa digitale è cresciuta anche nel comparto del packaging.
Dopo il 2000, il digitale ha fortemente interessato il settore, portando l’automazione. Una macchina offset prodotta nel 2010 non ha nulla a che fare con un impianto prodotto negli anni ’80. Le moderne macchine da stampa richiedono un intervento minimo dell’operatore.

In questi 45 anni di attività, abbiamo raccontato e celebrato ogni mese, attraverso la rivista Stampare, i momenti più significativi di un lungo e affascinante percorso che, sicuramente, saprà stupirci anche in futuro.

Roberto Fronzuti

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