Stiamo andando verso una situazione molto difficile per l’economia dei Paesi occidentali. Agli effetti negativi sul commercio causati dalla guerra scatenata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina si aggiungono i problemi provocati dalla politica protezionista, dovuti all’imposizione di dazi abnormi. La politica dei dazi è stata condannata anche dal presidente cinese, che ha denunciato il comportamento Usa di aver contravvenuto alle regole del commercio Internazionale.
I nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sull’importazione di prodotti europei rischiano di danneggiare gravemente l’economia italiana ed europea, con impatti significativi su settori come quello dell’acciaio e dell’alluminio, indispensabili alle nostre industrie.
I dazi Usa, che stanno entrando in vigore, toccheranno da vicino anche il settore delle macchine da stampa e cartotecnica. L’imposta Usa del 25% colpisce l’acciaio, l’alluminio ma anche la carta. La politica di Trump riporta indietro l’orologio della storia agli anni ‘50.
Non sappiamo se l’Unione Europea risponderà con misure tendenti ad una azione di rivalsa, imponendo a sua volta misure analoghe in materia di dazi agli Usa. Sta di fatto che questa situazione obbliga le imprese europee a studiare una politica prudente, in attesa di vedere quale sarà la reazione dei mercati a livello internazionale.
La politica di Trump ha già messo in crisi la borsa americana, ma quello che preoccupa di più è il modo visionario di vedere il mondo. Arriva persino a dichiarare di voler fare della Groenlandia una sua colonia. Di fronte a tanta follia viene da chiedersi che differenza c’è fra lui e Putin, l’invasore che sta distruggendo l’Ucraina? Nessuna! Sono entrambi in preda al delirio di onnipotenza e sono convinti di poter cancellare l’identità di intere nazioni.
Il mondo dell’industria ha bisogno di tranquillità per realizzare i propri obiettivi. Anche il nostro settore risente appieno della situazione di crisi.
Roberto Fronzuti
Duties imposed by Trump will affect paper, steel and aluminium industries
We are heading towards a very difficult situation for the economy of Western countries. To the negative effects on trade caused by the war unleashed by Russia with the invasion of Ukraine are added the problems caused by the protectionist policy due to the imposition of abnormal duties.
The policy of duties was also condamned by the Chinese President who denounced the USA behaviour as having contravened the rules of International trade. The new duties imposed by the United States on the import of European products risk damaging seriously the Italian and European economy with significant impacts on sectors such as steel and aluminium, essential to our industries.
The USA duties that are coming into force will also closely affect the printing and paper converting machinery sector. USA 25% tax hits steel, aluminium but also paper industry. Trump’s policy turns back the clock of history to the 1950s.
We do not know whether the European Union will respond with measures tending towards a retaliatory action, imposing similar measures in terms of duties on the USA. The fact is that this situation forces European companies to study a cautious policy, while waiting to see what the reaction of the markets will be at an International level.
Trump’s policy has already caused a crisis in the American stock market, but what is most worrying is his visionary way of seeing the world. He even goes so far as to declare that he wants to make Greenland his colony.
Faced with such madness one wonders what the difference is between him and Putin, the invader who is destroying the Ukraine: none. They are both in the grip of delirium of omnipotence and they are convinced that they can erase the identity of entire nations.
The industrial world needs tranquillity to achieve its goals. Our sector is also fully affected by this crisis situation.
read on • Stampare magazine • n. 3 • 2025