Una bella pubblicità dello storico marchio Coca Cola annuncia il raggiungimento del traguardo, da decenni spe- rato dagli abitanti di buon senso del pianeta schierati in difesa dell’ambiente: la bottiglia di plastica totalmente biodegradabile. È un gran giorno, da festeggiare rinnovando l’impegno di tutti noi per migliorare ulteriormente le cose. Purtroppo, ci vorranno mille anni per rimediare ai danni arrecati dai contenitori di plastica all’ambiente. Al largo degli Oceani si è formata una grande isola artificiale, costituita dalle bottiglie (e non solo) trascinate lì dalle correnti marine. Ma anche nelle località caraibiche, un tempo indicate come isole felici per la purezza dell’ambiente, con il turismo è arrivata la contaminazione, portata dal consumo di acqua e bibite in bottiglie di plastica.
Al raggiungimento dello storico traguardo della produzione della plastica totalmente biodegradabile hanno contribuito i ricercatori di tutto il mondo, ma anche le industrie del settore hanno fatto la loro parte, introducendo una nuo-va produzione di bottiglie e accettando le incognite del mercato. Ma questa tappa importante che riguarda le bottiglie, è solo una battaglia vinta, mentre la guerra alla plastica non biodegradabile continua. Anche le leggi dei singoli Paesi del pianeta, piccoli o grandi, possono incidere su quanto rimane da fare. L’Unione Europea vuole bandire le buste di plastica che contengono le insalate e altri ortaggi; è una decisione sacrosanta. Ma come sempre accade quando si toccano gli interessi di grandi gruppi, entra in scena il gioco delle parti. La Coldiretti italiana vorrebbe bloccare la decisione dell’Ue, ma è solo una politica strumentale in difesa di un settore industriale. In effetti, esistono già (ne abbiamo già parlato su F&C) le buste ricavate dalla carta, che sono in grado di sostituire la plastica.
Noi ci auguriamo che l’Europa rimanga ferma sui suoi passi e costringa la “filiera” che prepara le confezioni per i supermercati a evolversi; di rinnovare i propri macchinari, sostituendoli con mezzi idonei alla produzione di packaging totalmente rispettosi della natura.
Le leggi e il rispetto della legalità, in materia di inquinamento, possono fare molto per migliorare la situazione da un punto di vista ambientale e la qualità della vita.
Roberto Fronzuti
The bottle of Coca-Cola “abandons plastic”
A beautiful advertising of the historic brand Coca Cola announces the achievement of the goal hoped for decades by common sense residents of the planet in defense of the environment: the plastic bottle totally biodegradable.
It is a great day to celebrate, renewing the commitment of all of us to make things even better.
Unfortunately, it will take a thousand years to remedy the damage caused by the plastic bottle to the environment.
Off the oceans a large artificial island has formed made up of bottles (and not only) dragged there by sea currents. But also in Caribbean locations, once referred to as happy islands with regard to the purity of the environment, tourism caused a contamination due to the consumption of water and soft drinks in plastic bottles.
Researchers from all over the world, as well as the industries in the sector contributed to the creation of totally biodegradable plastic introducing a new production of bottles and accepting the unknowns of the market.
But this important milestone regarding bottles is just a battle won, while the war on non-biodegradable plastic continues.
Even the laws of individual countries of the planet, small or large, can affect what remains to be done.
The European Union wants to ban plastic bags containing salads and other vegetables: it is a sacrosanct decision. But as always happens when the interests of large groups are touched, the game of roles enters the scene.
The Italian Coldiretti would like to block the decision of the European Union but it is only an instrumental policy in defense of an industrial sector. Actually, envelopes made from paper already exist (we have already talked about them of F.&C.) and can replace plastic.
We hope that Europe will remain firm on its steps and force the supply chain that prepares packaging for supermarkets to evolve, to renew their machinery, replacing it with means suitable for production of packaging totally respectful of nature.
Laws and compliance with laws on pollution can do a lot to improve the situation from an environmental point of view and the quality of life.
Roberto Fronzuti
read on • F&C magazine • n. 4 • 2023