Con questo primo numero del 42° anno di Stampare, dedichiamo lo spazio riservato all’editoriale al problema della crisi di approvvigionamento delle materie prime.
Le difficoltà che si sono presentate alle aziende del nostro settore sono di varia natura. C’è difficoltà nel reperimento delle forniture di carta in termini quantitativi e dei rincari.
A causa della scarsità di carta, le aziende perdono i clienti, che passano al digitale. E quando va bene e non si perde il cliente, c’è il disagio di ricaricare gli aumenti sui clienti che fanno difficoltà ad accettarli. Il nostro comparto è entrato in una crisi che rischia di avere delle ripercussioni sull’intera economia del Paese.
La tipografia e la cartotecnica sostengono l’informazione e la commercializzazione di tutti prodotti alimentari che hanno bisogno di confezioni per essere venduti. Così per i libri e l’imballaggio: dalla cultura, alle scatole che contengono i prodotti destinati all’alimentazione, il nostro settore risulta fondamentale per l’economia.
La richiesta di stampati è ritornata a livello pre-pandemia, ma il fatto che non si riesca a soddisfare la domanda crea seri problemi per la fidelizzazione dei clienti. La crisi energetica sta avendo effetti dirompenti (le aziende grafiche consumano gas ed elettricità). Sorprende il fatto che i governi europei non abbiano saputo prevenirla; la conseguenza diretta di tutto questo è la chiusura di molte aziende. I problemi del momento riguardano anche i costruttori che sono impegnati nelle forniture di macchinari con i benefici 4.0 previsti dalla legge di bilancio.
Tramite le associazioni di categoria i produttori di macchinari chiedono al ministro Giorgetti una proroga dei termini di consegna prevista per giugno a dicembre 2022; pena l’annullamento degli ordini. I ritardi sono causati dalla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime sui mercati internazionali.
La conseguenza di questa situazione in movimento è la grande incertezza che investe non solo il mondo della tipografia, ma anche le aziende che costruiscono i macchinari per le arti grafiche e della cartotecnica. L’anno che è da poco iniziato si presenta difficile; l’augurio è che le problematiche si possano risolvere, prima dell’acuirsi di una crisi, che rischia di avere delle conseguenze incalcolabili.
Roberto Fronzuti
read on • Stampare magazine • n. 1/2 • 2022