La rivista F&C Magazine “viaggia” verso il raggiungimento dei 40 anni di attività. I lettori che ci seguono da lunga data sanno che la nostra linea editoriale, nel corso degli anni, è stata caratterizzata da una costante: l’incitamento alle aziende ad andare avanti nella ricerca di materie prime alternative alla plastica.
Non dobbiamo demonizzare la plastica, ma custodire nella memoria quanto di buono ha portato nelle nostre case, per migliorare la vita dell’uomo. Anche in ambito medico questo materiale ha consentito la realizzazione di interventi, rivelandosi insostituibile in molte applicazioni.
Purtroppo, i problemi causati dalla plastica, si sono verificati dal momento in cui si è fatto un uso smodato di questo supporto pratico e flessibile per realizzare non solo borse per la spesa, ma anche per confezionare i prodotti posti in vendita nei negozi e nei supermercati. L’uso eccessivo ha deturpato i nostri boschi, sporcato le spiagge e creato delle isole di rifiuti anche negli oceani, con gravi danni per il mare.
Nel corso dei decenni che ci lasciamo alle spalle, abbiamo spesso raccontato dei progressi compiuti nella messa a punto di supporti sostitutivi del materiale plastico. Abbiamo scritto di carte e cartoncini in parte biodegradabili, ma non si era mai giunti al momento di poter dire che si possono realizzare involucri “plastic free”. Finalmente ora abbiamo a disposizione materiali totalmente ricicla- bili, certificabili dal grado A+ del sistema di valutazione Aticelca 501.
Ci sono tutte le buone premesse, per il futuro, per andare avanti verso l’utilizzo di cartoncini che non danneggiano l’ambiente e che danno ottimi risultati a livello della stampa e del converting. Si ridurranno gli sprechi, grazie alla possibilità di riciclo di questi materiali che non inquinano l’ambiente.
Andiamo verso la realizzazione di involucri e confezioni di prodotti utilizzando solo fibre vergini. La cellulosa si presta in maniera ottimale per la produzione di fogli che sono resistenti e risultano adatti alla personalizzazione, attraverso la stampa flessografica e offset.
Quello di cui il mondo ha bisogno è creare un materiale che sia biodegradabile o compostabile, ma anche riutilizzabile più volte: l’unica via da seguire è questa.
Roberto Fronzuti
A replaceable support of plastic material
The F. & C. Magazine is going to reach 40 years of activity. Readers who have followed us for a long time know that our editorial line, over the years, has been characterized by a constant: encouraging companies to move forward in the search for alternative raw materials to plastic.
We must not demonise plastic but keep in memory the good things it has brought into our homes to improve human life. Even in the medical field this material has allowed the implementation of interventions, proving to be replaceable in many applications.
Unfortunately, the problems caused by plastic occurred when this flexible plastic support was used excessivey to make not only shopping bags but also to package products sold in shops and supermarkets.
Excessive use has disfigured our forests, dirtied the beaches and created islands of waste even in the oceans, with serious damage to the sea.
Over the decades that we leave behind we have often talked about the progress made in the development of supports to replace the plastic material.
We wrote about partially biodegradable papers and cards but we had never reached the moment of being able to say that “plastic free” wrapping could be made.At last now we have totally recyclable materials available that can be certified by the A+ graph of the Aticelca 501 evaluation system.
There are all the good conditions for the future to move forward towards the use of cardboard that does not damage the environment giving excellent results in terms of printing and converting.
Waste will be reduced thanks to the possibility of recycling these materials which do not pollute the environment.
We are moving towards the creation of wrappers and packages produced with only virgin fibres.
Cellulose is particularly appropriate to produce sheets resistant and suitable for customization, through flexographic and offset printing.
What the world needs is to create a material that is biodegradable or compostable but also reusable several times: this is the only way forward.
Roberto Fronzuti
read on • F&C magazine • n. 8 • 2024