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Packaging flessibile: le nuove sfide

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Si è svolta l’11 ottobre, presso la Camera dei Deputati a Roma, la tavola rotonda dal titolo “Le nuove sfide del packaging flessibile” che ha visto dialogare Alberto Palaveri, Presidente di Giflex, con il Presidente Ucima Riccardo Cavanna e Antonio Feola, Responsabile Sostenibilità e Materie Prime Unione Italiana Food.

Il dibattito è stato parte del programma “Gli imballaggi flessibili in equilibrio tra protezione e sostenibilità”, su iniziativa dell’On. Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati.

La giornata si è aperta con l’invito al presidente di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine per il Confezionamento) a presentare il white paper “Flowpack: il massimo con il minimo”, a cura della prof.ssa Beatrice Lerma, della dott.ssa Doriana Dal Palù e della dott.ssa Ottavia Burello del Politecnico di Torino.

L’evento è stata un’importante occasione per raccontare il ruolo dell’imballaggio flessibile in termini di economia circolare, protezione del consumatore e impatto ambientale.

“Le sfide delle varie transizioni in atto ci pongono davanti dei rischi ma anche delle importanti opportunità, che la politica deve saper intercettare e gestire a beneficio del sistema Paese, per cittadini, famiglie e imprese. Quello della sostenibilità è un tema che sposa non solo la tutela dell’ambiente, ma anche il rispetto delle specificità economiche dell’Italia, che anche in questo ambito sono eccellenze internazionali.

Il packaging flessibile con il flowpack in prima fila dimostra co-me sia possibile perseguire alta protezione per il consumatore con un basso impatto ambientale, facendo al contempo crescere una filiera leader nel comparto innovazione. Bisogna essere sempre un passo avan- ti agli eventi e non rincorrerli. Questo è nel DNA del nostro Paese, nella storia di ingegno e creatività che ci contraddistingue. L’economia circolare è un’altra eccellenza del Made in Italy, capace di fare della sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale la propria cifra distintiva”.

Così Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, interviene durante il confronto.

“L’invito a partecipare all’iniziativa di oggi da parte del Presidente On. Gusmeroli è stato per noi un gran-de onore, sinonimo che il nostro sempre maggiore impegno per diventare interlocutori attendibili per il settore sta producendo risultati – spiega Riccardo Cavanna, Presidente Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine per Packaging) –.

L’obiettivo del documento presentato e di questo intervento è di essere l’incipit di un percorso che andrà avanti nel tempo e che porterà a riflettere sugli scenari di produzione e di utilizzo degli imbal- laggi, mettendo l’accento sul tema della sostenibilità. Quello che man-ca è una cultura delle funzionalità e dell’importanza del packaging, ma anche la conoscenza delle opportunità offerte dalle tecnologie per una vera economia circolare. E per approfondire questi temi non potevo non coinvolgere l’intera filiera”.

“Rivolgo un plauso all’iniziativa di oggi in Parlamento. Il fascino della circolarità è forte e deve aiutarci a pensare in modo nuovo – prosegue Alberto Palaveri, Presidente Giflex –. Come produttori di imballaggi flessibili abbiamo molto da proporre e vogliamo essere ascoltati! Siamo quelli leggeri e sottili con un rapporto pack-contenuto ottimale. Trasportiamo leggerezza per questo produciamo meno CO2. Siamo salva cibo e antispreco perché garantiamo sicurezza alimentare e durata del prodotto. Il fine vita è costantemente al centro dei nostri programmi d’innovazione tecnologica.

Noi vogliamo raccontare la realtà effettiva e non quella percepita, partendo da basi scientifiche e da ciò che chiede realmente il mercato”.

“Le aziende italiane si impegnano e investono sempre di più in ricerca e in eco-design, al fine di rendere più efficiente e meno onerosa la produzione e il trasporto dei beni alimentari e, allo stesso tempo più sem- plice e intuitivo possibile lo smaltimento al consumatore. Infatti, per i prodotti alimentari il packaging è un vero e proprio veicolo di informazioni, che oltre a proteggere e conservare il contenuto, offre la possibilità di riportare delle indicazioni relative al proprio “fine vita” come le indicazioni di corretto smaltimento.

Allo stesso tempo però è necessario ed urgente anche che il consumatore diventi sempre più informato e aggiornato anche su queste tematiche e proprio questo è stato il motivo per il quale UIF ha aderito ad esempio, con diverse tipologie di prodotti, al progetto europeo Life Magis – Made Green in Italy, con la finalità di diffondere le informazioni relative ai prodotti realmente più ecocompatibili, anche in merito al packaging”, dichiara Antonio Feola, Responsabile Sostenibilità e Materie Prime Unione Italiana Food.

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read on • Stampare magazinen. 10 • 2023